La stampa a caldo (chiamata anche stampa a foil) consente di ottenere una varietà di effetti, a seconda del tipo di lamina utilizzato. Si tratta di una tecnica che permette di apportare una serie di effetti più o meno appariscenti ad un prodotto. Questi effetti possono essere di colori e consistenze differenti e hanno il vantaggio di non perdere mai di brillantezza.
La tecnica della stampa a caldo ha le sue radici nell’antica arte della doratura dei mobili, degli oggetti di arredamento e dei gioielli. Ma come funziona la stampa a caldo? Scopriamo di più.
Il funzionamento della tecnica di stampa a caldo
Il processo di stampa a caldo consiste nel trasferimento di pellicole (neutre o metallizzate) sul supporto da stampare attraverso una pressa riscaldata con temperature che variano dai 90°C ai 150°C. Su questa pressa viene fissata un’incisione (chiamata clichè). L’elevata temperatura e la pressione della pressa permettono di trasferire il contenuto del clichè sulla carta o su qualsiasi altro supporto da stampare.
La tecnica della stampa a caldo è applicabile su ogni tipo di superficie, dalla plastica, al vetro, alla carta: le pellicole possono inoltre essere applicate su supporti di ogni forma o dimensione. La stampa a caldo, di conseguenza è molto apprezzata per la sua versatilità, per la rapidità di esecuzione e, naturalmente, per la qualità del risultato che si ottiene.
Stampa a caldo: l’ideale per il marketing
La stampa a caldo viene scelta anche per la grande varietà di foil disponibili in diversi colori e trame: dalle lamine metallizzate a quelle opache, perlate, brillantinate e olografiche. Questi foil utilizzano i codici colore universali quindi sono semplici da utilizzare, anche quando si desidera riprodurre un colore già presente. La stampa a caldo consente di ottenere prodotti unici, che attirano l’attenzione del consumatore: proprio per questo motivo questa tecnica viene frequentemente impiegata nel mondo del marketing e della comunicazione.